Red Hat® Ansible® Automation Platform 2 introduce un'architettura aggiornata, nuovi strumenti e un'esperienza migliorata, ma comunque intuitiva, per i team responsabili dell'automazione. Per semplificare il passaggio alla nuova piattaforma, ecco una checklist che raccoglie alcuni consigli utili da tenere a mente durante la pianificazione della strategia.
1 Valuta l'ambiente esistente
Ciascun ambiente ha le sue configurazioni ed è fondamentale eseguire una valutazione tecnica completa prima di procedere alla migrazione.
- Esamina l'installazione di Ansible Automation Platform 1.x in uso: i modelli di deployment, le integrazioni e qualsiasi complessità rilevante ai fini della migrazione.
- Stabilisci le modifiche da apportare all'ambiente per soddisfare i requisiti tecnici di Ansible Automation Platform 2.
- Valuta se gli stakeholder coinvolti dalla migrazione sono effettivamente pronti a progettarla e a metterla in atto.
- Garantisci la conformità, l'applicazione dei criteri di sicurezza e la verifica.
2 Individua gli ostacoli tecnici
Ansible Automation Platform 2 prevede nuovi requisiti che incidono sulla strategia di migrazione. Se rispondere a tali requisiti si rivela un compito troppo gravoso, si consiglia di suddividere la migrazione in più fasi.
- Automation Controller 4 (che sostituisce Ansible Tower) supporta esclusivamente PostgreSQL 12. PostgreSQL 10 non è supportato.
- Ansible Automation Platform 2 richiede l'utilizzo di Red Hat Enterprise Linux® 8 (x86_64) per l'installazione degli ambienti fisici e virtuali.
- Gli Automation Execution Environments sostituiscono gli ambienti virtuali di Python.
- Gli strumenti per la migrazione di Ansible Automation Platform 2 supportano la versione più recente di Ansible Automation Platform 1.x.
- Per assicurare la compatibilità dei playbook, Ansible Automation Platform 2 include Ansible Core 2.9 e le versioni più recenti tramite gli Automation Execution Environments.
3 Prepara il team
La pianificazione deve tenere conto dell'impatto che la migrazione avrà sull'intera azienda. Si consiglia di:
- Eseguire un'analisi costi-benefici che illustri le spese iniziali da sostenere per la migrazione, il risparmio futuro e l'incremento nel fatturato stimato.
- Individuare gli stakeholder interni o esterni e determinarne la disponibilità.
- Eseguire una valutazione del rischio per capire quali saranno le ripercussioni sui processi aziendali e sull'erogazione dei servizi.
- Stabilire le tempistiche, gli obiettivi e i risultati del progetto.
- Valutare il change management e la formazione necessari per gli stakeholder.
- Definire i criteri di successo della migrazione e le metriche per quantificarlo.
4 Prepara i contenuti di automazione al trasferimento
Per pianificare la migrazione è necessario esaminare i contenuti di Ansible Automation Platform in uso, Ansible Roles, Ansible Content Collections, Ansible Playbooks e i moduli, e testarne la compatibilità con Ansible Automation Platform 2. Si consiglia di svolgere almeno i passaggi seguenti:
- Testa e aggiorna i contenuti di automazione perché supportino Ansible Core 2.9 o le versioni successive.
- Confronta i requisiti tecnici necessari per eseguire le attività di automazione usando Ansibile Core 2.9 con contenuti in bundle rispetto a quelli richiesti per utilizzare Ansible Core e le raccolte certificate o supportate negli Automation Execution Environments.
- Con Ansible Core 2.9 non è obbligatorio passare alle raccolte Ansible Content Collections, ma è comunque consigliato.
- Pianifica, testa ed esegui il porting degli ambienti virtuali di Python (venvs) agli Automation Execution Environments.
- Valuta se è necessario personalizzare gli Automation Execution Environments in base alle dipendenze richieste per il funzionamento ottimale dei contenuti Ansible.
- Sfrutta gli strumenti messi a disposizione da Ansible Automation Platform 2 per agevolare la migrazione.
- Scopri di più sulla migrazione dagli ambienti virtuali di Python agli Automation Execution Environments.
- Mantieni, esegui il refactoring o disattiva i contenuti di automazione esistenti. Ad esempio passa a un modello che prevede l'uso esclusivo delle raccolte o dismetti i contenuti in disuso.
5 Non sottovalutare l'integrazione nei flussi di lavoro esistenti
Durante la pianificazione della migrazione è necessario tenere conto dell'integrazione nei flussi di lavoro esistenti e di eventuali effetti sul modello operativo in uso. Ecco alcune domande da porsi per progettare una strategia efficace:
Flussi di lavoro a supporto dei contenuti
- Quale controllo versione degli Automation Execution Environments si adatta meglio al mio modello? (Ad es. prova, fase, versione più recente, numero di rilascio)
- Come è meglio strutturare il repository dell'Automation Hub (registro dei container) per la mia situazione specifica? (Ad es. come repository separati per il test, lo sviluppo e la produzione per le Ansible Content Collections)
- È meglio scegliere un'istanza dell'Automation Hub privata o in hosting? Chi si occuperà di gestire l'istanza?
Adozione della piattaforma
- Che tipo di supporto è necessario per permettere agli stakeholder esterni di adottare e utilizzare la piattaforma?
- Che tipo di formazione e abilitazione sono necessarie per l'onboarding di tutti gli stakeholder?
- Chi sarà responsabile della gestione degli Automation Execution Environments e delle Ansible Content Collections? La gestione sarà centralizzata o suddivisa per business unit?
Gestione del ciclo di vita degli Automation Execution Environments
- Come faccio a gestire e distribuire i file di definizione di ansible-builder?
- Come farò ad aggiornare e garantire la sicurezza degli Automation Execution Environments? Qual è il piano di emergenza per rispondere alle Common Vulnerabilities and Exposures (CVE) e assicurare la conformità?
Gestione del ciclo di vita della piattaforma
- Come farò a distribuire nuovi cluster e a garantire i requisiti minimi?
- Come farò ad aggiornare i cluster? Ogni quanto rilascerò gli aggiornamenti?
- Quali sono i requisiti non funzionali e come influenzeranno l'organizzazione dell'architettura? (Ad es. backup, gestione della configurazione, ripristino di emergenza e alta disponibilità)
Per maggiori informazioni, leggi l'articolo New reference architecture: Deploying Red Hat Ansible Automation Platform 2.1.